Toscana in fiore
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Le origini del Palio di
Pescia sono da ricondurre alla prima metà del 1300 quando la città passò sotto
il dominio fiorentino. Da quest’evento che porta la data 6 febbraio 1339 la
popolazione decise di eleggere quale protettrice della città Santa Dorotea, che
per l’appunto veniva ricordata proprio in quel giorno. Dal seguente anno Pescia
festeggiò con celebrazioni religiose e feste popolari la santa Patrona. Una di
queste feste era chiamata Palio dei Berberi ed proseguì fino ai primi del 1500,
quando un po’ per moda e un po’ per la sicurezza dei cittadini il palio cessò di
esistere. Nonostante tutto si hanno notizie storiche, che continuò ad esistere,
in forma non ufficiale, un tipo di festeggiamento, la Giostra del Saracino.
Quest’ultima riuscì a sopravvivere fino al 1677 anno in cui per mancanza di
partecipanti terminò. La tradizione fu ripresa solo alla fine degli anni ’70,
quando un comitato cittadino decise di riportare a nuova vita l’antica festa
cittadina. Questa volta i partecipanti non avrebbero più gareggiato con aste e
cavalli, ma bensì con archi e frecce. Tutt’oggi i partecipanti del Palio fanno
parte dei quattro quartieri di Pescia, dei quali si ha notizia sin dal 1340.
Due i rioni a sinistra
del fiume Pescia:
Santa Maria
- Chiave argento in campo rosso.
San Francesco - Leone fulvo in campo azzurro.
Due i rioni a destra del
fiume Pescia:
Ferraia
- Giglio oro in campo rosso.
San Michele
- Drago verde in campo oro.
Oggi la manifestazione,
per motivi climatici e per l’aspetto turistico, che la città acquista al termine
dell’estate, il palio non si svolge più nel giorno dedicato alla santa Patrona,
ma durante la prima domenica di settembre.
I
festeggiamenti iniziano in Piazza Mazzini la domenica precedente la gara, con un
Mercato Medioevale di Arti & Mestieri, animato da saltinbanchi, trampolieri,
mangia fuoco, sbandieratori, popolani, nobili, armigeri. Durante tutta la
settimana si svolge nella piazza e nei vari rioni cene e ricostruzioni
storiche. La vigilia della gara, la città è in fermento, ogni cittadino espone
alle proprie finestre i simboli del Rione di appartenenza e si appresta a
partecipare, alla sera, alla presentazione del Palio. Questa cermonia è
preceduta da una sfilata in costume con fiaccole che confluisce in Piazza
Mazzini. Prima che venga svolto il sorteggio dei paglioni di tiro, ha luogo uno
spettacolo con sbandieratori, danzatrici, giocolieri, mangia fuoco, trampolieri,
spadonari ed altro. La domenica, al mattino prove di tiro e al pomeriggio
sfilata generale per la città con inizio alle ore 16, del corteggio storico dei
quattro Rioni formato da circa 600 figuranti con abiti di fogge riferibili al
XIV XV secolo, Gonfalonieri, vessilliferi, tamburini, scudieri, chiarine,
sbandieratori, nobili, dame e cavalieri, capitani, alabardieri, balestrieri,
arcieri, che confluirà in Piazza Grande per la disputa del Palio.
27° Palio Anno 2004 il giorno dopo:
Il rione San Francesco si aggiudica il palio 2004 con 220 punti
a seguito il rione San Michele con 170 punti
il terzo posto se lo è aggiudicato il Rione Santa Maria che è rimontato con 120 punti
per ultimo, ma di poco il rione Ferraia con 110 punti