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pietrabuona

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Edificata dal vescovo di Lucca, Pietro II nei primi anni del secolo X, Pietrabuona è l’incatevole porta della Svizzera Pesciatina. Deve il suo nome alle antiche e preziose cave di pietra serena, nei secoli passati vero e proprio tesoro naturale. Pure le numerose cartiere sviluppatesi lungo il corso del fiume Pescia sono state un glorioso vanto di tutta la regione montana e collinare.
Per la sua posizione strategica, fin dal ‘300 fu oggetto di aspre contese tra pisani e fiorentini che la conquistarono definitivamente nel 1371. Oltre alla bella porta d’ingresso al castello sono ancora ben visibili dentro il borgo i resti delle mura difensive.
La chiesa di S. Matteo conserva tra l’altro due pregevoli sculture lignee di scuola toscana dei primi del ‘400, raffiguranti S. Matteo e S. Colombano.
LA PIEVE
La pieve di Pietrabuona è attestata fin dal 798, ma della vetusta struttura non è rimasta nessuna traccia. Si ritiene che il primo edificio con il titolo di "Sancti Gregorii" fosse ubicato all'interno dell'originario insediamento urbano.
Sell'antica struttura architettonica risalente al 1260 c.a. è rimasta una parte dei muri perimetrali e l'abside che confina con la porta del castello.
Quest'ultimo elemento di unione tra l'edificio ecclesiastico e la struttura delle mura è abbastanza ricorrente nei castelli della Valdinievole. L'abside esibisce un'ornamento che rimanda a maestranze lucchesi. L'orientamento della chiesa fa comprendere che l'insediamento aveva tutt'altro assetto, forse rivolto verso Lucca che in età medioevale costituiva il centro politico e culturale di tutto il territorio.

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